lunedì 31 marzo 2014
Le moto che ho posseduto
Pur essendo uno che si affeziona alle cose, in circa 15 anni di carriera di biker ho avuto diverse moto.
Ognuna di esse la ricordo con piacere perché con ognuna ho condiviso viaggi ed esperienze indimenticabili.
Scooter avuti in gioventù a parte, Piaggio Vespa 50 HP e Piaggio NRG, la prima vera moto fu una SUZUKI DR 650 SE usata.
Un vero bidone che mi lasciò più volte a piedi nei pochi km fatti. Unico ricordo positivo fu una mitica traversata PALERMO-ENNA via paesi. Ultimo viaggio di ritorno dopo la fine delle lezioni universitarie con l'amico Davide e la sua Yahama Tenerè. Poche centinaia di km in un torrido Giugno attraversando l'entroterra siciliano per la prima volta, ad un novellino come ero allora parve di aver fatto la Parigi-Dakar.
La Dr se ne andò una calda sera d'estate, grippando. Diciamo che non l'ho rimpianta molto e mi sono consolato passando alla più stradale Suzuki Bandit 600. Bellissima naked, protagonista di una vacanza in Calabria insieme all'amico Stefano e alla sua Yamaha Tdm. La bandita si è rivelata una compagna comoda, affidabile e soprattutto economica nella gestione. Tant'è che è ancora in garage, anche se l'uso è passato a mio fratello.
La parentesi naked è durata poco, infatti sono ritornato a bramare una maxi-enduro che per dimensioni mi risulta più "comoda". La scelta cadde su una tre cilindri inglese: la Tiger 900. Trovai un esemplare del 1999 in buono stato ad un buon prezzo e la presi. Ricordo ancora la pastosità del suo motore ai bassi, ma purtroppo anche le sospensioni troppo "allegre". La tenni un anno, giusto il tempo di andarci in Sardegna..
Venduta la Tigerona, con una grande botta di fortuna riuscii e trovare una Aprilia Caponord, forse la moto che più rimpiango per comodità e protezione. Una vera viaggiatrice con motore fin troppo sportivo e una ciclistica sopraffina. Forse gli unici difetti erano, i consumi e la difficile reperibilità dei ricambi. In ogni caso, una moto veramente ottima con cui insieme al mio amico TransalPino abbiamo visitato il Gargano.
Alla fine ho venduto pure la Caponord, quasi senza volerlo. Diciamo che l'idea di un bicilindrico boxer mi frullava da un po' in testa e così grazie alla consulenza degli amici Fedele e Paolo bmwisti di vecchia data sono diventato anche io un mucchista. Così dalla plastica della Aprilia sono passato alla ghisa della Gs 1150 adv. Una delle poche moto con una anima. E' lei che mi ha accompagnato in giro negli ultimi 5 anni e spero lo faccia ancora a lungo. Insieme abbiamo raggiunto lo Stelvio, meta mitica per ogni biker che si rispetti. La Gs ti entra nel cuore e non ti molla più. Le rimprovero solo qualche chilo di troppo, ma tutto sommato basta farci la mano in fondo è lei che guida.
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